La costruzione della funzione genitoriale richiede un impegno lungo e a volte irto di ostacoli. Il passaggio dalla dimensione di “figlio” a quella di “genitore” riporta, infatti, in primo piano i nuclei complessuali che hanno costellato la vita di un individuo ed è facile che entrino in gioco dinamiche psichiche che influenzano inconsciamente la relazione con il bambino reale. Il passaggio da coppia coniugale a coppia genitoriale, inoltre, richiede un cambiamento significativo perché è necessaria una ridistribuzione dell’Eros all’interno del patto coniugale e una nuova progettazione delle energie messe in campo. I variegati processi che si attivano alla presenza di un “terzo” ci permettono di comprendere le tante sfaccettature e gli altrettanti disagi che vengono a crearsi nel non saper o poter rispondere ai bisogni del bambino: dal non riuscire a sintonizzarsi con le esigenze del bambino, al trascurarlo, al rifiutarlo, all’idealizzarlo. Ma cosa accade quando il bambino è portatore di un Disturbo o di una malattia? Quali difese e quali resilienze consentono la costruzione della funzione genitoriale quando il bambino tradisce le aspettative del genitore?
Verranno prese in considerazione diverse situazioni cliniche, in riferimento alle diverse difficoltà che il bambino può presentare, per comprendere il disagio dei vari partecipanti alla scena familiare e per riflettere su una possibile modalità di intervento.