Negli studi più recenti sulla prevenzione e terapia dei tumori si sta assistendo a uno sforzo di integrazione dei dati genetici ed epigenetici con gli aspetti dell’immunologia, delle neuroscienze, dello stress e dei fattori di rischio, senza che si possa formulare un modello di malattia universalmente accettato. Negli ultimi anni lo sviluppo dell’approccio ecobiopsicologico ha introdotto un modello di malattia legato alla concordanza delle relazioni fra l’Io e l’archetipo del Sé, con la conseguenza di una cura sempre più centrata sulla persona. In questa giornata saranno esplorate le particolari “fantasie” d’organo presenti nell’inconscio dei pazienti oncologici, i loro sogni archetipici, le immagini del profondo e il particolare transfert-controtransfert presente nella relazione terapeutica, in vista di un arricchimento della cura di tali pazienti.
Lo studio della dinamica fra l’archetipo del Sé, le immagini simboliche, i sintomi corporei e l’asse del complesso dell’Io, consente di affrontare i fenomeni oncologici in una nuova prospettiva terapeutica, più rispettosa del mondo soggettivo nelle sue relazioni con la storia individuale e con i traumi interni ed esterni personali. Questi ultimi lasciando segni duraturi nella memoria implicita tramite il fenomeno del “consolidamento” della memoria che agisce sul DNA, comportano la presenza di particolari immagini e sentimenti che esprimono i differenti livelli informativi di coinvolgimento del corpo e dei suoi apparati.